BauhauS


la storia
la scuola
il programma
caratteristica dell'insegnamento
la svolta metodica
il manifesto in lingua inglese
     
Riprendendo e sviluppando sia la tradizione pre-bellica dell'associazione di artisti, artigiani e architetti Deutscher Werkbund, sia le esperienze del movimento inglese Arts and Crafts, e ispirandosi agli espressionisti nell'enfatizzare l'intuizione creativa, l'architetto Walter Gropius (1883-1969) fondò nella Weimar social- democratica del 1919, una scuola statale di architettura e di arte applicata, detta Bauhaus ("casa delle costruzioni"). Egli vi era stato chiamato per dirigere l'Accademia di Belle Arti.
Essa mirava a un'unità culturale di architettura, pittura, scultura, grafica e arti applicate. In sostanza, si voleva inserire la produzione artistica nell'economia moderna, abolendo la distinzione tra arte e artigianato, arte e tecnica, individualità e produzione industriale.
Impostata su una stretta collaborazione tra insegnanti e studenti, la scuola riuniva personalità di rilievo come Klee (arte vetraria), Schlemmer (scultura), Moholy-Nagy (metalli), Feininger (incisione su legno), Itten, Meyer (architettura), Marcks (ceramica), Muche (arte tessile), oltre naturalmente a Kandinsky (pittura murale), che vi aderì, insieme ad altri russi, quando il regime sovietico optò dichiaratamente per il realismo accademico.
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