I maestri del Bauhaus
Albers, Scheper, Muche, Moholy-Nagy, Bayer, Schmidt, Gropius, Breuer, Kandinsky,
Klee, Feininger, Stölzl, Schlemmer.
Lo studente doveva seguire un corso preliminare di sei
mesi, durante i quali studiava le caratteristiche dei materiali, dei colori, delle
forme naturali e composizioni geometriche, ma anche le leggi della percezione
visiva. I maestri di questo corso erano Itten, Kandinsky, Moholy-Nagy, Albers.
La seconda fase, che durava tre anni, consisteva in attività di laboratorio
(falegnameria, metalli, tessitura, stamperia, scultura, ceramica) dove si sperimentavano
le caratteristiche tecniche e di lavorazione dei materiali.La terza fase consisteva
in un tirocinio in cantieri edili e prevedeva lo studio della progettazione e
della costruzione architettonica.
Lo studio della storia dell'arte non poteva essere fatto prima che il progettista
avesse una preparazione così solida da permettergli di affrontare ogni
problema in funzione di fatti specifici.L'architettura andava considerata come
la sintesi finale di ogni ricerca.
La forma è determinata dalle caratteristiche del materiale: il tubo metallico
viene lavorato per piegatura.Gli studenti dovevano avere cognizioni relative anche
al teatro e alla danza.
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Del Bauhaus p.es. era l'idea del Teatro Totale, basato
sul principio di unità tra spettatore e azione scenica ( L. Schreyer).
Mondrian, Composizione basata su una rigorosa costruzione di partiture geometriche.
Negli anni '20 il Bauhaus era praticamente diventato il punto di riferimento delle
avanguardie artistiche europee (Blaue Reiter, De Stijl). E' con esso che si sviluppa
il concetto di razionalismo, che sostituisce ai valori estetici di "bello"
e "brutto", i valori funzionali di "utile", "comodo",
"pratico"...
Avversato dalle forze conservatrici di stampo guglielmino, accusato di bolscevismo
e venuta a mancare la collaborazione con l'industria, che era uno dei presupposti
sostanziali della scuola, nel 1925 il Bauhaus si trovò in gravissime difficoltà.
La municipalità di Dessau si offrì allora di ospitare un nuovo Bauhaus
e Gropius progettò e costruì quell'edificio che ne divenne la sede
fino al 1931. (Quando la scuola venne trasferita a Dessau, Gropius ne progettò
la sede, contraddistinta dalla rigorosa pulizia formale, dalla totale assenza
di ornamentazione e dall'ampio uso del vetro e del cemento armato.)Naturalmente
ai vecchi maestri se ne aggiunsero nuovi: Breuer (mobili), Albers, Bayer (tipografia
e pubblicità). Da Dessau si diffusero testi come Pädagogiches Skizzenbuch
(Taccuino di schizzi pedagogici) di Klee, Neue Gestaltung (Nuove forme) di Mondrian,
Malerei, Photographie, Film (Pittura, fotografia, cinema) di Moholy-Nagy e centinaia
di disegni per edifici e oggetti di uso prodotti su scala industriale, sulla base
dell'industrial design.
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Nuove pressioni politiche
nel 1928 costrinsero Gropius a lasciare la scuola, la cui direzione venne assunta
da Meyer e due anni dopo da Mies van der Rohe, che la lasciò nel 1931,
anno in cui anche Klee la abbandonò e in cui la scuola tentò un'effimera
continuazione a Berlino.
La scuola, giudicata troppo aperta alle tendenze internazionali, fu definitivamente
soppressa dai nazisti nel 1933. Mies van der Rohe, Gropius, Moholy-Nagy, Albers
e Feininger emigrarono negli Usa e ritentarono l'esperimento a Chicago, con un
nuovo Bauhaus, oggi Institute of Design, che formò un'intera generazione
di architetti americani, mentre a Ulma, nel dopoguerra, Max Bill cercò
di riprendere, adattandolo ai tempi nuovi, il programma del Bauhaus.
La scuola di architettura di Chicago, realizzata dall'architetto
L. M. Van der Rohe |